E dopo gli ultimi due pandoro, stanca e stremata da mille traversie nella mia cucina che non mi hanno dato tregua, atto finale…decido “butto tutti gli albumi nel gabinetto” così non mi verrà più in mente di fare altro, chiudo il forno e chiudo battenti e mi dedico allo shopping natalizio, mi dedico al mio restyling dopo tanto panettonare, che oltre ad impastare è anche pulire, pulire, pulire e chiudo il 2017!
Questo anno si conclude con 15 giorni di fornello da campeggio e bimby per cucinare, un mese di attesa per una resistenza bruciata del forno riparata con panettoni in corso perennemente a rischio, una griglia di protezione perché non cadesse, dulcis in fundo vari impasti andati in malora a causa del mal funzionamento della nuova impastatrice sostituita, ma a danno fatto e quindi capirete che se non fosse per puro stakanovismo ed orgoglio mi sarei dovuta fermare ed arrendere il 1 Dicembre, ma la parola “arrendere ” non fa evidentemente parte del mio vocabolario ed imperterrita a modo mio sono andata avanti come se niente fosse!
Dovete sapere che per noi malati di impasti il Natale è la sublimazione del nostro fare e sapere e non ci ferma nessuno, guasti, disdette; manca la farina e noi giriamo come forsennate e bussiamo a porte amiche, mancano le uova e noi andiamo nel pollaio, mancano i piroettini e noi spendiamo una fortuna per trasporti veloci, mancano i canditi come li vogliamo noi e noi li facciamo, è un inseguire nottate e momenti, un inseguire corrieri e fornitori che non hanno tregua, è un incessante confronto con le stesse malate di mente che abbiamo come amiche, è un eterno dubbio, un’eterna amnesia e si mandano foto in giro per il web per un confronto ed un conforto e nella notte quando devi mettere la sveglia casomai dovesse la tua pasta madre galoppare mentre tu sei nelle braccia di Morfeo, e non te lo puoi assolutamente permettere, lei ti tiene sveglia e non da tregua come i rinfreschi preparatori, saltarne uno vuol dire disgrazie e disdette future ed in corso, la coscienza ti perseguita, la voce interiore ti dice “che sarà mai un rinfresco”la coscienza ti motiva, e poi a latere marea di biscotti per casa, per gli amici, per il blog!
E poi ancora a latere, fiumi di scontrini fiscali per spese compulsare perché tutto può servire o tornare utile, queste panettonate costano più di uno sproposito, ma non ha importanza!
Tutti ti chiedono perché non ti riposi e tu rinfreschi come se non ci fosse un domani, tutti ti dicono ,”ma comprali chi te lo fa fare” e tu meno dai retta rimuginando sul fatto che non hanno capito nulla di te, metti a mollo uvetta assaggiandola compulsivamente e mentre ancora ti chiedono ,”ma quanto ti costano questi panettoni se ogni anno compri sempre nuove attrezzature”, vorrei rispondere non è regalandoli a te che ammortizzo, ma tutto ciò ci lascia indifferenti perché da metà Novembre e fine Dicembre esiste solo un unico verbo…”panettonare” che comprende non solo panettoni, ma anche pandoro, brutta bestia, e veneziane e con tutti gli esuberi, perché è brutto buttare, si spende un catafotto di soldi per dirla alla Montalbano per riciclare 30 centesimi di farina, e per 100 g di albumi che dovevo buttare invece ho consumato tutta la farina di mandorle , ho cercato in tutta la provincia l’aroma di mandorle amare, ho dato fondo alle ultime energie e con questi biscotti dico bastaaaa , ma dopo ave chiuso l’ultimo pacchetto, glassato l’ultimo panettone, preparato gli ultimi pandori vi scrivo la ricetta e può darsi che non i rivediate più fino all’anno nuovo dopo l’epifania, non ho più nulla da dire….il che non è una minaccia ,ma un sollievo per tutti e quindi con questi biscottini non mi resta che augurarvi mille girgerbread, ops mille auguri per un sereno Natale e cercate di rimanere sani ed arrivare con qualche forza a quella sera ! Auguriiiii
Print Recipe
Tenerini alle mandorle
Biscotti alle mandorle con solo albumi, ideali per celiaci in quanto composti solo da mandorle, albumi e zucchero.
Molto semplici da fare sono delle piccole tentazioni a cui è difficile resistere.
Tempo di preparazione
10minuti
Tempo di cottura
12 minuti
Tempo Passivo
2ore
Porzioni
30biscotti
Ingredienti
100galbumi montati a neve
300gdi farina di mandorle
300gdi zucchero semolato
5goccedi aroma di mandorle amare
3gocce succo di limone
1 pizzico di sale
100 gdi zucchero a velo
Tempo di preparazione
10minuti
Tempo di cottura
12 minuti
Tempo Passivo
2ore
Porzioni
30biscotti
Ingredienti
100galbumi montati a neve
300gdi farina di mandorle
300gdi zucchero semolato
5goccedi aroma di mandorle amare
3gocce succo di limone
1 pizzico di sale
100 gdi zucchero a velo
Istruzioni
In planetaria con la frusta Montare a neve gli albumi a temperatura ambiente aggiungendo tre gocce di limone ed il pizzico di sale
Unire la farina di mandorle con lo zucchero mescolando
Quando avremo ottenuto una bella montata di albumi unire alla minima velocità dall'altro le polveri.
Inizialmente di formeranno tante briciolo, prolungando, questo piccolo impasto si compatterà pur rimanendo molto morbido.
Stendere un foglio di carta forno e distribuire abbondante zucchero a velo, poggiare l'impasto e formare con le mani aiutandosi con lo zucchero e la carta un cilindro.
Porre in congelatore per due ore, deve essere duro ma leggermente modellabile.
Tagliare delle fettine da 1 cm 1/2 sulla spianatoia con zucchero a velo abbondante.
Pigiare al centro con il pollice e dopo aver rivoltato nello zucchero a velo poggiare in teglia con carta forno.
Spolverare con zucchero a velo ed infornare a 150°C statico per 10 minuti,il forno a proseguire per altri 2 - 3 minuti con ventilato.
Devono essere sfornati ben chiarita assicurarsi che sotto abbiamo una base cotta e dorata.
I biscotti caldi sono molto morbidi, far raffreddare bene in teglia.
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.